QUESTO PER ME, È IL DOMIO.
Mi sono ritrovato a pensare ai vari nomignoli che vengono affibbiati alle squadre di ogni categoria: lupetti, calabroni, bisce, diavoli rossi, tori, tigri... Tutti predatori, aggressivi, vincenti, dominanti. C'è pure chi si accosta a superoi: Batman, Spiderman, Hulk, Ironman. Poi, pensando al Domio, a chi potremmo assomigliare... Mi sono venute in mente le lanterne verdi, che ricordano i nostri colori societari. Già, può far ridere... Chi teme le lanterne verdi? Tutti personaggi ridicoli, eterogenei i quali debbono ancora scoprire la loro forza o arma vincente. Ma obiettivamente abbiamo molto in comune: come nel film, i nostri protagonisti hanno un potenziale nascosto che devono solamente riuscire ad esprimere... E nonostante le sconfitte non mollano mai! Veniamo catapultati in un mondo a noi sconosciuto... Perché ai nostri ragazzi a differenza di molte altre società di categoria superiore e non, uno che prenda mezzo rimborso, non lo si trova (si parla a livello di prima squadra, ovviamente). Eppure vengono ad allenarsi con la pioggia, la bora, il freddo e anche con la neve, quando si presenta. Si fanno male e si curano da soli, perché manca pure un fisioterapista societario, si usano rimedi casalinghi, qualche medicinale di troppo a volte, pur di non saltare una partita. Come quei supereroi, abbiamo l'obbligo di difendere ed insegnare. Cosa? Difendere la nostra categoria, per la società, ed il nostro orgoglio, perché siamo quei calciatori che molti anni fa hanno visto crollare il loro sogno di diventare professionisti, ma non mollano. Perché come i supereroi abbiamo l'obbligo di d'insegnare dando esempio ai più piccoli, ai ragazzi del settore giovanile che guardano alla domenica le nostre partite: l'impegno, la grinta e il cuore che mettiamo in campo, l'incitarsi fra compagni. Perché il nostro gruppo e il nostro ambiente è invidiabile ed anzi, già invidiato; diffidate dalle imitazioni. Perché alla domenica esiste una famiglia sola: i tuoi compagni sono i tuoi fratelli, l'attaccante è il fratello minore capriccioso che va servito e coccolato, difeso dai calci avversari, ma ti regala gioie e soddisfazioni. Il portiere è il fratello maggiore che ti sorveglia e ti tiene concentrato sull'obbiettivo, oltre a rimediare ai tuoi errori; il mister è una sorta di padre che ti catechizza e segue passo a passo. Perché come i supereroi abbiamo frecce ai nostri piedi e scudi alle nostre spalle. Perché la nostra idea è di un calcio sì vincente, ma soprattutto bello da vedere e genuino, e qui le cose vengono ancora fatte alla vecchia maniera, pure troppo a volte. Forse per questo a volte disarmiamo, perché difficilmente attacchi chi apparentemente non ha armi. Perché noi siamo un po' dei supereroi, astratti dalla realtà, viviamo di sogni e siamo diversi dagli altri. Perché noi siamo il Domio.