18 Aprile 2024
le interviste

Gianfranco Varljen : "Un sogno coronato allo sprint finale"

Il mister biancoverde racconta la stagione della squadra juniores che ha vinto il titolo provinciale

Il Domio ha vinto il girone C del torneo juniores provinciale dopo un intenso ed avvincente testa a testa con il Sant´Andrea con continui tentativi di fughe, recuperi e sorpassi durati fino all´ultima giornata. Il tecnico biancoverde Gianfranco Varljen alla prima esperienza sulla panchina della formazione juniores racconta le emozioni dell´ultima gara e dell´intera stagione, con un gruppo cresciuto allenamento dopo allenamento con molti ragazzi che hanno già debuttato in prima squadra. Per i ragazzi biancoverdi dopo la festa per il primo titolo è previsto a Maggio il triangolare con le altre due vincenti dei gironi pordenonese ed udinese.

Una vittoria del titolo arrivata all´ultimo incontro
"Vincere all´ultima giornata è ancora più bello ed emozionante con un altalena di risultati. Prima davanti noi poi il Sant´Andrea, poi ancora noi e di nuovo il Sant´Andrea ed infine è arrivata la vittoria che ci ha permesso di gioire definitivamente".
Un girone di ritorno avvincente con continui sorpassi
"Avevamo preso un buon margine con cinque punti di vantaggio, poi abbiamo perso le due sfide fondamentali con Audax e Sant´Andrea. Con l´Audax siamo andati a giocare con la squadra ai minimi termini con cinque 1998 ed un 1999 per infortuni ed impegni della prima squadra ed abbiamo perso a dieci minuti dalla fine. Mentre con il Sant´Andrea abbiamo giocato bene, il primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni per segnare con tante parate del portiere ed invece ci siamo trovati sotto e perso la gara. Quando sembrava ormai perso il titolo, la giornata dopo il Sant´Andrea ha pareggiato con la Pro Romans 4-4 che ha fatto gol all´ottavo minuto di recupero. Faccio i complimenti anche al Sant´Andrea e l´Audax che sono stati due degni avversari ed abbiamo combattuto fino alla fine.

Ci può raccontare come è andata l´ultima partita
"Sabato scorso giocavamo noi con la Pro Romans non è stata una partita facile. Il primo tempo si è concluso sull´1-1 ed è stata una gara tosta loro pur non avendo niente in palio hanno giocato fino alla fine. I ragazzi erano un pò tesi per l´importanza del risultato, ed alla fine del primo tempo ho parlato negli spogliatoi. Ho detto di stare tranquilli che dopo questo secondo tempo potevamo finalmente riposarci e sono entrati trasformati. Si sono sbloccati psicologicamente ed abbiamo vinto giocando in modo spettacolare. E´ stato il miglior secondo tempo della stagione giocato con intensità, determinazione, gioco e ritmo. All´ultimo minuto ha fatto il gol del 4-1 il nostro capitano Orsini classe 1994 che ha chiuso alla grande la carriera nella juniores. E´ il simbolo, un capitano alla Zanetti, un bravissimo ragazzo ascoltato da tutti che meritava questa soddisfazione".

Come è composta la rosa ?
"Abbiamo disputato praticamente due campionati. Il girone di andata abbiamo giocato con quattro fuori quota tre 1994 ed un 1995 a turno invece nel girone di ritorno c´era un gruppo più giovane tra squalifiche, infortuni ed ho avuto la fortuna di pescare negli Allievi. In molte partite hanno giocato tanti 1998 ed anche dei classe 1999".
Come giudica questo torneo ?
"Un livello tecnico medio con alcuni ragazzi interessanti. All´andata c´erano quattro squadre più forti il Domio, il Sant´Andrea, l´Audax e l´Azzurra che mi ha ben impressionato come gioco. Poi nel ritorno è venuto un pò su la Pro Romans che ci ha fatto anche qualche favore battendo l´Audax e pareggiando con il Sant´Andrea".
Dopo la vittoria, vi aspetta il confronto per la finale con le altre due vincenti degli altri gironi
"Avremo quasi un mese per prepararci al triangolare, faremo qualche amichevole e torneo e qualche ragazzo si allenerà e giocherà con la prima squadra. Cercheremo di arrivare meglio possibile a questo appuntamento".

Tanti ragazzi hanno già esordito in prima squadra
"Come tutte le squadre con il settore giovanile, la formazione juniores serve da serbatoio per la prima squadra. Tanti giovani hanno giocato quest´anno molte partite con la prima squadra che aveva una rosa ampia poi con il passare del tempo si è un pò assottigliata ed hanno preso giustamente alcuni giocatori dal nostro gruppo. Come Lorenzo Male che è un 1997 che ha giocato diverse partite e risultando spesso tra i migliori, un classe 1999 Grego che è un ragazzo degli Allievi Sperimentali che non era passato neanche con la juniores. Nell´ultima gara ha debuttato Prestifilippo che è un 1997 ed il nostro capitano Orsini ha giocato qualche partita".

La società biancoverde ha un buon vivaio
"Abbiamo tutte le categorie giovanili partendo dai piccoli amici alla squadra juniores, con due squadre Giovanissimi e due squadre Allievi. Quest´anno ho avuto la fortuna di lavorare con ragazzi validi con una buona ossatura 1997 che è l´asse portante della squadra. Sono venuti su dagli Allievi che avevano perso il campionato nelle ultime due giornate con la Triestina ed anche il capocannoniere Grando è del 1997 che ha fatto 21 gol ma non ha giocato le ultime partite".

Per lei è il primo anno alla guida dei juniores
"Sono figlio d´arte mio papà Fulvio ha avuto una carriera importante da giocatore ed allenatore.Ho preso il patentino di allenatore dal 1993 con Dominissini e Trombetta ma non avevo mai avuto l´occasione per motivi di lavoro. A me è sempre piaciuto lavorare con i ragazzi ma lavorando fino a tardi non riuscivo ed ho lasciato stare per un lungo periodo. Poi ho iniziato a dare una mano due anni fa da secondo allenatore alla juniores ma sempre causa lavoro ho lasciato. Poi ho ripreso la scorsa stagione da vice allenatore della prima squadra al Domio ed ho allenato anche per quattro partite causa squalifiche del mister. Poi la scorsa estate mi hanno proposto di fare la formazione juniores ed ho accettato volentieri anche per vedere se ero capace di trasmettere qualcosa e sapevo che era formato da buon gruppo per fare un bel campionato. Non è stato facile ma alla fine lavorando con un gruppo sempre presente agli allenamenti è arrivata questa vittoria. Sono stati fantastici, un bellissimo gruppo ed alla fine siamo riusciti a coronare questo sogno con un colpo di scena finale".

C´è una collaborazione continua fra juniores e prima squadra
"Si è formato un bel gruppo affiatato fra la nostra squadra ed i più grandi. E´ stato bello anche che l´ultima gara a Romans ci sono venuti a vedere sette ragazzi della prima squadra. Mister Maranzana, che non conoscevo, è un ottimo mister molto preparato a cui cerco sempre di rubare da quello che fa. Ho esperienza da giocatore ma allenare è un altra cosa, collaboriamo sempre assieme".

Da giocatore ha fatto una buona carriera
"Ho giocato nelle giovanili della Triestina ma non ho esordito in prima squadra. Ho giocato in Coppa Italia in Serie C con la maglia alabardata ma da milanista però mi sono tolto una grande soddisfazione. Ho giocato contro il Milan di Rivera nel 1979 allenato da Liedholm, quando i rossoneri hanno vinto il decimo scudetto e sono venuti a festeggiare a Trieste. Ho giocato tutto secondo tempo pareggiando 1-1 contro il Milan di Capello, Maldera, Rivera che è stato il mio idolo da giocatore. Poi ho giocato nei dilettanti, vincendo tutti i campionati con il Portuale in Promozione, in Seconda Categoria con il San Sergio, il Sistiana e lo Zarja e gli ultimi anni in Terza Categoria".

Cosa ha insegnato in questa stagione ai ragazzi ?
"Ho cercato di tramettere a loro soprattuto l´esperienza di campo ed un pò di mentalità di non mollare mai, quelle piccole cose che sono fondamentali per farli crescere. Il calcio è una cosa semplice e bisogna renderlo facile, è un gioco. E´ il più bel gioco del mondo, bisogna divertirsi ed avere il rispetto di tutti dai compagni, il mister, gli avversari e l´arbitro. Si deve crescere con questi principi e sapere che solo pochissimi diventano campioni. Quello che ci manca in Italia a livello tecnico è giocare il pallone saperla stoppare invece di lanciarla senza guardare. Mancano spesso dei fondamentali, le basi per giocare ma soprattutto si va in campo per divertirsi. Al di della vittoria però sono contento di quello che sono riuscito a tramettere. Anche i ragazzi che pensavano di giocare poco invece hanno avuto la loro occasione e dando una mano in qualche partita, ed è una bella soddisfazione. Vuol dire che forse sono stato io bravo ad insegnarli qualcosa e loro bravi a crescere in fretta " .
Un titolo che alla società Domio mancava da qualche anno, per una realtà dilettante della provincia di Trieste con tutte le categorie giovanili che sta crescendo di anno in anno tra gioco e divertimento.

scritto da Manuel De Santis
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